lunedì, luglio 17, 2006

PARIIIIIIS~... Capitale du mondeee~...

Sono tornato! Jie suì turné! Ah, che bella parigi! bella bella bella...
Allora, ricapitoliamo. E' passato parecchio dall'ultimo post...
Tutto procede bene. Ho finito gli esami, classificandomi così in basso nella mia griglia di ottimismo che mi toccherà fare 3 esami, a settembre, tutti di questo fottuto semestre. Nessun problema, siamo ottimisti! :D
Eve lavora!!! In un posto sperdutinicchio a ca' di Dio, tipo, tale Moghidoro (se ci passate fate un salto alla filiale della San Paolo, la vedrete li allo sportello a dare e prendere soldi come una vera professionista :D)
Il campo mobile e le VdB si avvicinano, con grandi nuvole sul futuro sociale della grande catena lavorativa e potenzialmente sinergica volta alla maturazone ed educazione intellettuale quanto fisica dei giovani pargoli chiamati lupetti. Ma anche qui bisogna essere ottimisti; e poi il colpo di stato si può sempre attuare :D
Bene, tutti stanno aspettando parigi. Sotto la mia finestra, nove piani più in basso, posso sentire la folla inneggiare motti antifrancesi e antimonarchici, sento che presto verranno qui su a prendermi, e per me sarà la ghigliottina. Ma ho ancora il tempo di vergare su pergamena antica le mie ultime memorie...
Dunque...
Sono stato una settimana a parigi.
Pariiiiiiiiis~...
Capitale du mondeeeeeeeee~...
:D
Allora... parigi molto ficca. Bella città, pieno di extranegri, come diceva qualcuno, ormai non più extra ma francesi a tutti gli effetti. Una cosa a mio avviso assolutamente positiva, che a noi manca del tutto, ancora. Noi ai negri gli spariamo, ed i cinesi ci fanno un po' schifo; lì sono francesi a tutti gli effetti da una o due generazioni, degli immigranti non hanno che l'idea, e vanno fieri della loro nazionalità duramente conquistata (non come i Mileschi, che la loro se la sono inventata fingendosi gente dell'est per celare il loro sangue nobile -.-v).
Sono stato a parigi un totale di sette notti; una di queste ospitato dalla buona e cara Stephanie, "La *******", madre dei fratelli. Ah, i fratelli sono folgorati, esattamente come il nostro caro mezzosangue, ed anzi mi pare che tutta la famiglia, da parte di padre, sia folgorata almeno quanto azzurro (ma questo solo Rionda potrà capirlo... questa è solo per te, mio amato imperatore... :*).
Non che dalla parte di madre fossero messi meglio. Ma andiamo con ordine.
Dormii la prima notte per terra, come un cane ai piedi del padrone, che non ho spodestato dal suo letto solo perché era troppo corto anche per lui, perché in due non ci stavamo e perché in realtà lui stava sdraiato su un comodino ed una cassapanca messi vicini -__-;
Arrivai a parigi a mezzanotte; giunto col taxì al numero dodici, come da istruzioni, mi avvedo con disillusione che non solo non c'è un ingresso, ma la via è oscura, davanti a me ci sta un capannone semi abbandonato ed i lupi ululano nella boscaglia.
Sì, stavi al dodici julien, al dodici... ma te possino...
Faccio lo squillino di rito, per non svegliare tutti (e perché ignoro il campanello), affinché il giovane scenda a prendermi o almeno si affacci al balcone, come la julieT della famosa canzone dei DireStraits (sì, mi dicono la storia originale non sia di Knopfler... mah...).
Dopo dieci minuti di attesa, ancora nulla. Che potrà essere accaduto? E' stato forse assalito dai lupi? Violentato da una tranvone di passaggio? No, tutto si spiega quando preso dallo sconforto inizio a vagare per la via, e ne intravedo la sagoma indefinita giungere piano all'orizzonte.
Ma non era il dodici?
No.
Era il 11-12-13 o 14, ma siccome non ricordava di preciso, aveva fatto una media. Senza contare che nelle strade di francia, ove la chiarezza regna sovrana, ad un 13 dispari può corrispondere, in fronte, un 46 pari. Indi io ero da tutt'altra parte, mannaggia a lui -.-
Però alla fine ce l'abbiamo fatta *_*
6 piani a piedi con lo zaino, e siamo giunti nello sgabuzzino con computer in cui lui alloggiava :D Buttato per terra un sottile materasso, riempita d'acqua la mia ciotola, mi sono acciambellatto sul freddo suolo ove ho giaciuto, infreddolito, tutta la notte U_U; (non è vero, anzi faceva caldo :d e sul materasso, con tanto di lenzuolo e cuscino, ho dormito bene :D).
La mattina sveglia verso le 11, con molta calma (la calma ha regnato sempre sovrana, tranne forse un giorno), e giù a salutare la putt.... Stephanie, ed i giovani Joachim e Marcelio, di 12 e 10 anni. Gran simpatia, Joachim parlava italiano perché lo studia a scuola, Marcelio è così folgorato che ci capivamo benissimo a gesti e sguardi (fenomenale l'imboscata con pistole ad acqua tesa a julien che scendeva le scale, un piano preciso ed elaborato che abbiamo messo in atto senza necessità di scambiarci una sola parola -.-v).
Vabbè, poi siamo andati nel mio albergo. Qui solo 3 piani di scale, avevo la doccia in camera, il lavandino in camera... ed il cesso in corridoio -.-;
Mannaggia a chi ha prenotato la stanza (lui, lui...) che non ha chiesto il cesso dentro -.-
Inoltre, la stanza vantava una singolare pendenza verso un angolo, perfettamente percettibile anche ad occhio, ma del tutto ignorabile se fatta l'abitudine -.-v (l'acqua non stagnava, un vantaggio -.-v)
Ah, i francesi pisciano nei lavandini. E non si lavano le mani dopo aver fatto la pipì. E' l'unica spiegazione a questa innaturale divisione. A, poi, perché si dice "bidé" se in francia non hanno nemmeno l'ombra dell'indispensabile utensile? Mah...
Ah, pessima carta igienica nel bagno -.-
Cmq, parigi! Per 3 giorni abbiamo girato con rapidità e decisione, vedendo tutte le principali cose da vedere (comprese le chiese di San Semplicio e San Prepuzio), la torre di ferro, (eiffel non vuol dire "de fero" in francese? O_O), la senna, il sacro cuore (sì, lo so, la chiesa si chiama come l'ospedale di Scrubs. Che volete farci... quel telefilm ha fatto la storia...) Ed il louvre.
Jean Reno: "Le piace la nostra piramide, Mr. Langdon?"
Lang-Coso: "molto..."
Jean Reno: "una scicatrisce nel cuore di pariji..."
*ç*
Amo jean reno. Non amo gli uomini. Ma amo jean reno *ç* (ed un po' anche Ian McKellen, Tommy Lee Jones, Hugh Laurie (Gregory House) *ç*)
Cmq... non divaghiamo...
Dopo aver visto i dipinti di quelle mezze checche di pittori, ascoltando la musica del grande John Field ce ne siamo andati a Notre Dame, dove uno spettacolo delizioso s'è parato ai nostri occhi. Una dolce fanciulla, di bell'aspetto, sorreggeva con dolcezza le proprie forme, mentre la madre, dietro, le stringeva i lacci del body. Uno spettacolo che ci ha spiazzato, ma al contempo deliziato e rallegrato :D
Per i secondi tre giorni siamo andati a zonzo, vedendo poche cose al giorno, passeggiando, andando per negozi, facendo casino e bevendo più che moderatamente.
La penultima sera, siamo andati ad un picnic con la famiglia di Stephanie. Grasse risate per questi familiari folgorati (o forse erano solo francesi...) gran dramma per il cibo (verdura... >_<). Ad un certo punto ho preso il cuore in mano e sono andato da julien e gli ho detto: "julien... passami un pezzo di quella carota".
Masticandola, la nausea ha immediatamente preso possesso di me. Sapevo, e ne ero certo, che se mi fossi fermato anche solo un attimo, se anche solo per una frazione di secondo avessi smesso di masticare, l'orrore avrebbe vinto, e l'avrei vomitata addosso al vecchio con lo spropositato e vaporoso pizzo bianco.
Vinsi quella sfida. Inghiotti tutta la carota. Ma fu ben dura, una battaglia lunga, una sfida perigliosa. Ma vinsi -.-v
Vabbè. Lì, quando giungemmo, i cinni vennero a noi con due pistole ad acqua a testa. 4 pistole. Per 4 bambini. Avevano architettato tutto... *_*
La battaglia fun anch'essa complessa, ma ben combattuta, e posso in cuor mio ritenermi vincitore morale -.-v
:D
Poi... vediamo vari aneddoti. Abbiamo incontrato un vecchio folle che a san Semplicio, quella del codice da vinci, che ci ha parlato per mezz'ora con aria assorta, fissando il soffitto, abbiamo finto varie nazionalità, anche per evitare di finire vittima di qualche tifoso ebbro la notte della GRANDISSIMA VITTORIA DEI CAMPIONI INDISCUSSI DEL MONDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, abbiamo mangiato schifezze dai cinesi e schifezze nel resto dei posti, abbiamo scoperto che in parigi usano la potenza dell'acqua per pulire le strade creando fittizzi fiumi artificiali lungo il bordo della carreggiata, onde sfruttare il potere trascinante di queste microcorrenti sommato alla forza sempre vigile di sorella gravità... sono dei geni!
Ultimo giorno, poi, me ne vado allegro in un cesso pubblico, sgabbiotto metallico molto tecnico, e per follia di turista decido di lavarmi anche le mani. Mai l'avessi fatto; un getto prorompente e verticale scaturisce dalla micidiale struttura, colpendo la base al di sotto e deviando in una nuvola di schizzi verso di me, che a mani tese cercavo di frenare l'inarrestabile flusso. Per circa un minuto è andato avanti, nel mio panico più totale. Sono uscito da quel cesso con il davanti completamente fradicio. Fanculo ai francesi. -.-
Per il resto... stavo a cento metri dal moulen Rouge, nel quartiere... poRRRRRRRno... che figata! Pieno di negozi con invitanti annunci, spettcoli, dvd, attrezzi di piacere...
Nonostante la mia insistenza, julien ha rifiutato di farsi regalare un paio di mutande con l'elefantino che a seconda della tua personale inclinazione può anche salutare con la proposcide... alla grossi sarebbe piaciuto! credo... :D
In una chiesa c'erano delle sedie agganciate al soffitto (che facevano terribilmente opera del demonio... U_U;); per il resto abbiamo parlato quasi ininterrottamente per una settimana; quando è arrivato suo padre il buon vecchio (assai giovane e fascinoso) uomo s'è bevuto un bicchiere di passata di pomodoro come fosse acqua...
Ah, siamo anche stati alle giostre! Ho meglio, ho portato il cinno alle giostre, che prima disprezzava, per cambiare affatto idea quando si è accorto che c'erano giostre in cui si sparava. Purtroppo, queste erano circa metà delle giostre totali, ed il pargolo ha voluto farle TUTTE, non sto scherzando, con lo zio Iccio che accumulava premi inutili o di consolazione, pagava, e faceva il tifo per lui. Alla fine siamo tornati a casa con una pistola a molla, che abbiamo regalato ai cinni che l'hanno parecchio apprezzata (ma era evidente che il cinno più grande dei tre, quello che mi portavo dietro, l'avrebbe voluta tenere per sé... :D)
Sommariamente, una gran vacanza. Mi sono divertito davvero, ero in buona compagnia, la città era parigi, i viaggi in aereo nobili come mi si conviene (ah, il piacere di godersi un togo su un aereo che decolla per riportarti a casa... ok, non era il mio jet privato, ma che importa... :D)
Bene, un bell'aggiornamento, mi pare. Tanti saluti a tutti, a presto!
Iccio